I DEFIBRILLATORI PER LE SOCIETÀ SPORTIVE: «I SOLDI CI SONO, FATE I BANDI»

Lo sport sardo rischia lo stop: pronti 600 mila euro per defibrillatori e formazione ma l’Ats non pubblica i bandi. Interrogazione in Consiglio regionale di Roberto Desini

Lo sport dilettantistico sardo rischia di restare fermo ai box per tutta l’estate a causa della mancata assegnazione dei contributi regionali per l’acquisto dei defibrillatori, dispositivi salvavita che dal 1° luglio 2017 dovranno obbligatoriamente far parte delle dotazioni di ogni società e associazione sportiva.
Oltre un anno fa la Regione ha approvato la legge di stabilità 2016 e grazie a un emendamento presentato dal consigliere regionale PdS, Roberto Desini, ha stanziato un fondo di 400 mila euro per la concessione di contributi per l’acquisto di defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) da parte dei proprietari o gestori di impianti sportivi, nonché delle società e associazioni sportive dilettantistiche con sede nel territorio regionale.
La spesa di altri 200 mila euro è stata autorizzata nel 2017 come contributi a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche sarde per la formazione di personale in qualità di esecutore BLSD (Basic Life Support Defibrillation), demandando alla Giunta regionale la definizione dei criteri e delle modalità di concessione dei contributi stessi. Anche in questo caso la somma è stata inserita nella legge di stabilità accogliendo un emendamento presentato da Roberto Desini come primo firmatario, e sottoscritto da tutto il Gruppo PdS.
Questi provvedimenti sono stati emanati per consentire alle società e associazioni sportive dilettantistiche dell’Isola di adempiere al decreto del Ministro della Salute 24 aprile 2013 (Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita), il cui articolo 5 pone in capo alle società sportive sia professionistiche che dilettantistiche l’obbligo di dotarsi di DAE.
A oggi, trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore della legge regionale che ha reso disponibili le somme necessarie per l’acquisto dei defibrillatori, l’Azienda tutela della salute–Assl di Sassari non ha ancora pubblicato il bando per la concessione dei contributi. Una mancanza resa ancora più grave dal fatto che le disposizioni ministeriali devono essere rispettate entro il 30 giugno 2017, data in cui scatterà l’obbligo di dotazione e d’impiego dei dispositivi DAE da parte delle società e associazioni sportive.
Per denunciare l’inspiegabile ritardo dell’Ats nello svolgere il proprio compito, il consigliere regionale del Partito dei Sardi, Roberto Desini, ha depositato ieri un’interrogazione in Consiglio, sottoscritta anche dagli altri consiglieri PdS (Gianfranco Congiu, Piermario Manca, Augusto Cherchi e Alessandro Unali) chiedendo all’assessore dell’Igiene e Sanità e Assistenza sociale, le ragioni della mancata pubblicazione del bando, e sollecitando affinché intervenga al più presto per risolvere la situazione. «Siamo al paradosso», commenta l’onorevole Desini, «abbiamo i soldi a disposizione, ma l’immobilismo dell’assessorato alla Sanità e dell’Ats non permette alle società sportive sarde di accedere ai contributi per l’acquisto dei defibrillatori. Su questa problematica mi sarei aspettato un’attenzione diversa da parte dell’assessore, visto e considerato che lui stesso è un medico», conclude Desini. «Non è ammissibile che a distanza di oltre un anno dall’entrata in vigore della legge regionale gli organi preposti non abbiano ancora dato la possibilità alle società sportive di accedere ai contributi», sostiene il presidente regionale del Coni Sardegna, Gianfranco Fara, «tra l’altro si parla di aiutare le società ad acquistare dispositivi non superflui ma che possono rivelarsi fondamentali per salvare vite».
http://www.videolina.it/articolo/tg/2017/05/23/i_defibrillatori_per_le_societ_sportive_i_soldi_ci_sono_fate_i_ba-78-604116.html

Marco Borriello vince la scommessa con Vieri e acquista tre defibrillatori

Con una stagione strepitosa in rossoblù Marco Borriello è riuscito a vincere agevolmente la scommessa con il bomber Bobo Vieri che, all’inizio dell’anno, tra un chupito e una partita a beach soccer, aveva promesso di pagargli una vacanza a Formentera se avesse segnato almeno quindici gol con il Cagliari. Marco Borriello, a due giornate dalla fine di un campionato che ha regalato una meritata e tranquilla salvezza ai rossoblu di Rastelli, di gol ne ha segnato già sedici. Che aggiunti alle quattro reti siglate in Coppa Italia fanno un bottino di venti reti.

Eppure i soldi incassati non serviranno a pagare una vacanza. In un video che l’attaccante rossoblu ha affidato ai social network, Borriello spiega che i soldi sono stati infatti usati per l’acquisto di tre defibrillatori.

 “Ciao a tutti, come ho detto in una recente intervista a Sky Sport, l’assegno di Bobo Vieri è arrivato. Invece di spenderlo per la vacanza, la famosa vacanza, ho deciso di usarlo per una buona causa. Ho comprato tre defibrillatori, tra l’altro dal primo luglio sarà obbligatorio dotarsene, e ho deciso di donarlo a tre realtà che io tengo a cuore: alla città di Napoli, la Sardegna e il popolo di Norcia. Quindi, in attesa di una nuova scommessa per la prossima stagione, vi abbraccio tutti“.

 

Nei luoghi affollati il defibrillatore ti salva la vita.

 Studio francese pubblicato su La Presse Médicale. Le prove in 5 grandi aeroporti intercontinentali.

Laddove in un luogo pubblico c’è un defibrillatore le probabilità di sopravvivere ad un arresto cardiaco aumentano enormemente. A confermarlo è uno studio francese -pubblicato sulle pagine della rivista La Presse Médicale- che ha preso in esame gli interventi effettuati in 3 grandi aeroporti. I risultati non lasciano spazio ad interpretazioni: intervenire precocemente fa la differenza tra la vita e la morte.

          antica cagliari targa30x30         12801607_1002298896475396_2787162999399332703_nadesivo 35x35 auchan s.gilla
In medicina il tempo è tutto. Intervenire il prima possibile spesso fa la differenza. Ciò è particolarmente vero quando c’è di mezzo il cuore. Nel sopravvivere ad un arresto cardiaco il fattore tempo è decisivo. I dati parlano chiaro: nelle persone colpite ogni minuto che passa senza intervenire porta ad una riduzione della probabilità di sopravvivenza del 7-10%.

Ecco perché iniziare le manovre di rianimazione è fondamentale. Ad oggi si calcola che ogni anno, nella sola Italia, siano circa 60 mila le persone colpite da arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi si tratta di fibrillazione ventricolare, una situazione in cui il cuore pur non essendo fermo è come se lo fosse. Ciò avviene perché il muscolo cardiaco perde la sua capacità di contrarsi in maniera sincronizzata e il risultato finale è l’incapacità di pompare sangue adeguatamente. Una situazione che porta, nel giro di poco tempo, ad asistolia e morte.

 

Iniziare subito le manovre di soccorso  

L’unico trattamento per uscire da questa situazione è rappresentato dalla rianimazione cardiopolmonare e dall’utilizzo del defibrillatore. Manovre che dovrebbero iniziare appena la persona viene colpita da arresto cardiaco. Proprio per questa ragione da tempo, nei principali luoghi pubblici, sono state installate delle postazioni con defibrillatore con l’obbiettivo di iniziare il trattamento in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Installazioni in grado di fare la differenza come dimostrato nell’analisi dei ricercatori francesi.

 

Quando si usa il defibrillatore le probabilità di sopravvivere aumentano  

Lo studio in questione ha preso in esame 150 arresti cardiaci avvenuti -tra il 2009 e il 2013- negli aeroporti Paris-Roissy-Charles-De-Gaulle, O’Hare di Chicago e Madrid-Barajas. In particolare l’analisi ha voluto confrontare la tempestività d’intervento e la sopravvivenza sia nei casi in cui la rianimazione è stata iniziata da chi si trovava sul luogo dell’evento sia nei casi in cui si è atteso l’intervento del personale paramedico. Dai risultati è emerso che ad intervenire subito si risparmiano mediamente 6-7 minuti, un tempo fondamentale che si traduce in una sopravvivenza -al momento dell’arrivo in ospedale- pari al 62%.

Nel caso in cui si aspetta l’arrivo del personale la sopravvivenza si attesta intorno al 38%. Una differenza enorme che conferma ancora una volta sia l’importanza dell’utilizzo di questo strumento sia dell’intervento immediato ancora prima dell’arrivo dei soccorsi

Targa Condominio              Golden Coffee 2               12390996_1643794362552793_2863885819681427369_n

Cuore Piazza Giovanni: un defibrillatore nel ricordo di Tito Aresu

La figlia Sara con emozione annuncia: “Da ieri in piazza Giovanni, grazie alla ditta Mereu, è stato installato un defibrillatore, che sarà utile per tutti e ha anche le placche per salvare i bambini in caso di malori”               

 

Un defibrillatore nella memoria di Tito Aresu, l’agente di viaggi scomparso alcuni mesi fa: ora in piazza Giovanni c’è idealmente un grande cuore che batte per tutti, grande come il bel ricordo che Tito ha lasciato in tutto il quartiere. A realizzarlo grazie ala collaborazione di tutti è stata la ditta Mereu Autonoleggi, un bellissimo gesto per tutta la comunità. E a spiegarlo non poteva essere che lei, Sara Aresu, la figlia di Tito, che tanto amava il padre stimato da tutti a Cagliari: “E’ un gesto per la comunità in ricordo di mio padre. Ci sono anche le placche per salvare i bambini in caso di malori, tanti bambini fanno sport all’oratorio San Paolo. L’impianto è stato installato ieri da un società, che si chiama Defibrillatori Sardegna, acquistato da Autonoleggi Mereu/Playcar sharing presso il loro ufficio, in ricordo di mio padre che appunto ha perso la vita per un attacco cardiaco e conseguente arresto”.

Read More

Pula. L’Avis ha acquistato da Defibrillatori Sardegna il dispositivo salvavita. Ora è sistemato in piazza del Popolo.

Un piccolo grande gesto di generosità per il salotto di Pula.

 

La generosità è nel loro dna: con una parte del denaro ricevuto dal cinque per mille hanno deciso di comprare un defibrillatore con piastre universali, e metterlo a disposizione dei residenti e dei turisti. L’Avis comunale di Pula ha acquistato il  dispositivo capace di salvare una vita in caso di arresto cardiaco e di posizionarlo al bar Su Nuraghe di piazza del popolo. << Questo piccolo gesto è stato possibile grazie alle tante persone che ci hanno devoluto il loro cinque per mille, e alla collaborazione dei donatori di sangue della nostra sezione – spiega il Presidente dell’Avis, Maurizio Sanna – : d’ora in poi in centro ci sarà a disposizione di tutta la comunità uno strumento davvero utile.

TecnoH PPula

Quartu, anche la Cica Fitness Club di via Monteverdi è cardio-protetta –

L’annuncio di Pierpaolo Sabiu:  i nostri soci abilitati all’uso del defibrillatore, con la speranza che non si debba mai ricorrere al suo utilizzo.

La bella notizia di oggi, arriva direttamente dal Personal Trainer, Pierpaolo Sabiu, presidente dell’associazione A.S.D. Cica Fitness Club, in Via Monteverdi a Quartu Sant’ Elena, che dopo aver abilitato diversi soci all’uso del defibrillatore grazie alla collaborazione del Centro di Formazione Accademia del Soccorso, si ritiene soddisfatto della messa in sicurezza della palestra, rendendo cardio-protetti non solo gli iscritti all’associazione ma tutto il quartiere che potrà contare su un macchinario quanto mai utile. Con la speranza che non si debba mai ricorrerne all’utilizzo. L’acquisto è stato reso possibile grazie al contributo dei Soci della palestra e di Sardegna Defibrillatori

 1618672_10207838970164929_2775339808853108972_n 1914174_10207838968604890_9219961135149085752_n  11138623_10207838973965024_3687586735286086654_n 12809683_10207838974485037_8193911222720071273_n  cicadav

dav

10269_10207838973725018_7643449207443765715_ndav

dav

 

Il Golden Coffee è primo bar cardioprotetto in Sardegna!!

Golden Coffee12308487_1638458786419684_1635613290498925322_n

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sì realizza il sogno dei fratelli Marcis, il Golden Cofee è primo bar cardioprotetto in Sardegna. Sorseggiare un caffè o passeggiare in via Paoli a Cagliari da oggi è più sicuro.

Meglio una macchina che salva la vita, di una capace solo di annientarla. Questa la convinzione che ha spinto i titolari di un bar di via Paoli, a installare un defibrillatore cardiaco al posto delle slot machine.

L’inaugurazione avvenuta l’8 dicembre 2015, in concomitanza con il battesimo del nuovo locale: sulla parete, troneggia una cassetta trasparente contenente l’apparecchio, capace –secondo recenti stime – di ridurre la morte cardiaca improvvisa anche del 60%.

Uno dei due titolari, Ivan Marcis, ha già seguito il corso di formazione necessario all’utilizzo efficace e consapevole.

Seguiranno a ruota il collega e i dipendenti, con l’obiettivo di diventare punto di riferimento per eventuali emergenze in zona. Ma con la speranza che altre attività commerciali si dotino presto del macchinario.

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2015/12/09/cagliari_il_defibrillatore_al_posto_delle_slot_machine_in_un_bar-68-450369.html<a href=”https://www.sardegna-defibrillatori.it/wp-

Sapremo indicarti il Defibrillatore migliore per le tue esigenze, risparmiando tempo e denaro.

LA SCELTA DEL DEFIBRILLATORE

La nostra azienda ha come finalità quella di fornire un servizio completo per realizzare progetti di cardio-protezione, partendo dalla giusta scelta dei prodotti fino ad arrivare ad all’assistenza post vendita che garantisce il buono stato di funzionamento dei defibrillatori nel tempo.

La scelta è stata quella di non operare con un unico fornitore ma con un ampia gamma di prodotti che di volta in volta possiamo consigliare ai nostri clienti in base alle loro necessità. Consiglio che diamo a totale interesse del cliente in quanto non abbiamo conflitti in questo senso.

Per quanto riguarda la scelta dei defibrillatori, abbiamo dato particolare attenzione ad alcuni fattori:

  • Rapporto qualità/prezzo: Non è detto che un prezzo costoso sia garanzia di alta qualità, poiché spesso il valore commerciale è determinato dalle politiche di sponsorizzazione dei produttori e non dalle caratteristiche costruttive.
  • Storicità ed affidabilità del produttore: Il defibrillatore ha una vita media di oltre 10 anni e lunga garanzia, un produttore affidabile garantisce una continuità del servizio nel tempo.
  • Utilizzo Adulto o anche Pediatrica: Alcuni prodotti sono particolarmente convenienti in configurazione solo adulti ed altri in configurazione pediatrica.
  • Bassi costi di gestione: Ovvero cosa costa cambiare periodicamente gli elettrodi, batterie e aggiornamento software? Questo aspetto è particolarmente importante , onde evitare di trovarsi poi a sostenere costi periodici troppo elevati. Per ogni prodotto si può calcolare un costo medio annuo di gestione che và da meno di 30,00 € fino a superare i 100,00 € annui.
  • Facilità di utilizzo:Essendo il defibrillatore destinato anche al mondo laico (non medico) questo aspetto non è da sottovalutare.

Tutti i prodotti selezionati, pur avendo caratteristiche e provenienze diverse, hanno superato tutti i test di conformità ed affidabilità e sono caratterizzati da un eccellente rapporto qualità/prezzo.

Oltre a questo la nostra azienda può offrirti un “Programma di Assistenza DAE” che ti permetterà di delegare a noi tutte le procedure per una corretta manutenzione del defibrillatore,  avrai così la mente libera da ogni scadenza, registrazione, controllo e aggiornamento. Potrai dedicarti appieno al tuo lavoro fornendo ai tuoi clienti un Servizio Etico e Professionale.

 

 

Quartucciu, jogging col caldo: arresto cardiaco per un 40enne

Salvato dal defibrillatore

Fare jogging col caldo estivo comporta dei grossi rischi. La conferma purtroppo è arrivata questa mattina a Quartucciu, dove un uomo di circa 40 anni ha accusato un arresto cardiaco mentre correva in strada nei pressi di via Don Minzoni. Fondamentale per salvarlo è stato l’intervento di un defibrillatore

Search

+