Cagliari salvato dal Defibrillatore

Cagliari, colto da malore alla guida perde il controllo dell’auto: soccorso e rianimato con il defibrillatore

L’uomo ha perso il controllo del mezzo in via lungo Saline. E’ stato soccorso da personale medico casualmente presente con l’ausilio del defibrillatore, poi è stato trasportato con un’ambulanza del 118 al Policlinico.

Brutto incidente stradale nel pomeriggio in via Lungo Saline: un 69enne cagliaritano, alla guida di una Renault Megane, giunto all’altezza di via Gorgona, per cause in fase di accertamento, probabilmente colto da malore, ha perso il controllo del veicolo andando a finire contro il cordolo del marciapiede.
L’auto ha proseguito la marcia e dopo circa  200 metri ha invaso la corsia opposta, fermandosi sull’aiuola spartitraffico che divide le due carreggiate, abbattendo un oleandro.  

Il conducente privo di conoscenza, è stato prontamente soccorso e rianimato dal personale medico casualmente presente sul posto, con l’ausilio di un defibrillatore. Con un’ambulanza del 118 è stato trasportato d’urgenza al Policlinico con assegnato codice rosso.

 

Un grande gesto di altruismo e generosità!

Una piccola cerimonia  per incorniciare un grande gesto di altruismo e generosità.   E’ stato consegnato alla Dirigente Scolastica dell’ Istituto Comprensivo di Villaputzu, Tiziana Meloni, il defibrillatore Tecno Heart Plus, acquistato grazie al grande cuore dei ragazzi della Pasticceria Dolci Tentazioni – due p.

Nel corso dell’ultima edizione del Carnevale Sarrabese Giuliano, Luciana e Silvia, in collaborazione con la Proloco Villaputzu, hanno cucinato le frittelle per i partecipanti, dando vita ad una raccolta di offerte, da loro stessi ulteriormente integrata, destinata proprio all’acquisto dell’importante strumento di soccorso. Il defibrillatore verrà installato nei locali della scuola media che ne erano sprovvisti, il dispositivo fino ad oggi era presente solo all’interno della scuola elementare. Sicuri di interpretare il sentimento di gratitudine dell’intera collettività , al defibrillatore abbiamo applicato una targhetta di ringraziamento (gentilmente offerta dalla gioielleria Gioie) a nome dell’amministrazione e di tutti i villaputzesi. Agli artefici di questo importante gesto ancora grazie… di cuore!

Lorenzin , da luglio Defibrillatori in tutti gli impianti sportivi.

“Da luglio obbligo defibrillatori in impianti sportivi, anche dilettantistici”. Lo annuncia con un tweet il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rendendo noto che è stato firmato il decreto in materia di concerto con il ministero dello Sport.

“Mantenere un impegno, soprattutto nell’ambito delle Istituzioni non è solo una questione di principio. È una questione di sostanza. Oggi teniamo fede alla nostra parola”: il ministro dello Sport, Luca Lotti, commenta così il decreto congiunto tra ministero della Salute e quello per lo Sport grazie al quale entra in vigore l’obbligo per le società e le associazioni dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore all’interno dell’impianto sportivo in cui si svolgono le proprie attività.

“Un modo di rendere più sicuri e tutelati – specifica Lotti in un post su Facebook – i tanti momenti di agonismo e di esercizio fisico che si praticano ogni giorno nel nostro ricchissimo mondo dello sport non professionistico. Troppo spesso funestato da tragedie evitabili grazie alla presenza di uno strumento tecnologico che può salvare la vita. Non sono pochi gli atleti che per tanti motivi si possono trovare in una condizione di emergenza mentre fanno sport”. “Tornano alla mente – conclude il ministro – tante storie di giovani sportivi scomparsi che avrebbero potuto essere messi in salvo grazie a un defibrillatore. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare di tutto perché non accadesse di nuovo. Abbiamo mantenuto quella promessa”.

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Sanità, defibrillatori per società sportive: pubblicato bando

L’ATS ha pubblicato il bando per l’assegnazione di un contributo per l’acquisto dei defibrillatori per i proprietari o gestori di impianti sportivi e per le società e le associazioni sportive dilettantistiche.

Cuore DAE

Ci sarà tempo sino al prossimo 10 luglio per poter presentare la domanda alla Assl in cui il soggetto richiedente ha sede e poter accedere al contributo per l’acquisto di un defibrillatore semiautomatico esterno (Dae). Il finanziamento di 400mila euro è previsto dalla Regione Sardegna all’interno della legge di stabilità 2016 per consentire alle società e alle associazioni sportive di adempiere al decreto del Ministro della Salute, dell’aprile 2013, che dispone per le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, l’obbligo di dotarsi di Dae.

L’importo erogabile a ciascun soggetto arriva sino a 550 euro. Sarà la ASSL di Sassari a predisporre, in base all’istruttoria eseguita dalle diverse Aree Socio Sanitarie Locali della ATS, una graduatoria dei candidati.

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I DEFIBRILLATORI PER LE SOCIETÀ SPORTIVE: «I SOLDI CI SONO, FATE I BANDI»

Lo sport sardo rischia lo stop: pronti 600 mila euro per defibrillatori e formazione ma l’Ats non pubblica i bandi. Interrogazione in Consiglio regionale di Roberto Desini

Lo sport dilettantistico sardo rischia di restare fermo ai box per tutta l’estate a causa della mancata assegnazione dei contributi regionali per l’acquisto dei defibrillatori, dispositivi salvavita che dal 1° luglio 2017 dovranno obbligatoriamente far parte delle dotazioni di ogni società e associazione sportiva.
Oltre un anno fa la Regione ha approvato la legge di stabilità 2016 e grazie a un emendamento presentato dal consigliere regionale PdS, Roberto Desini, ha stanziato un fondo di 400 mila euro per la concessione di contributi per l’acquisto di defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) da parte dei proprietari o gestori di impianti sportivi, nonché delle società e associazioni sportive dilettantistiche con sede nel territorio regionale.
La spesa di altri 200 mila euro è stata autorizzata nel 2017 come contributi a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche sarde per la formazione di personale in qualità di esecutore BLSD (Basic Life Support Defibrillation), demandando alla Giunta regionale la definizione dei criteri e delle modalità di concessione dei contributi stessi. Anche in questo caso la somma è stata inserita nella legge di stabilità accogliendo un emendamento presentato da Roberto Desini come primo firmatario, e sottoscritto da tutto il Gruppo PdS.
Questi provvedimenti sono stati emanati per consentire alle società e associazioni sportive dilettantistiche dell’Isola di adempiere al decreto del Ministro della Salute 24 aprile 2013 (Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita), il cui articolo 5 pone in capo alle società sportive sia professionistiche che dilettantistiche l’obbligo di dotarsi di DAE.
A oggi, trascorso oltre un anno dall’entrata in vigore della legge regionale che ha reso disponibili le somme necessarie per l’acquisto dei defibrillatori, l’Azienda tutela della salute–Assl di Sassari non ha ancora pubblicato il bando per la concessione dei contributi. Una mancanza resa ancora più grave dal fatto che le disposizioni ministeriali devono essere rispettate entro il 30 giugno 2017, data in cui scatterà l’obbligo di dotazione e d’impiego dei dispositivi DAE da parte delle società e associazioni sportive.
Per denunciare l’inspiegabile ritardo dell’Ats nello svolgere il proprio compito, il consigliere regionale del Partito dei Sardi, Roberto Desini, ha depositato ieri un’interrogazione in Consiglio, sottoscritta anche dagli altri consiglieri PdS (Gianfranco Congiu, Piermario Manca, Augusto Cherchi e Alessandro Unali) chiedendo all’assessore dell’Igiene e Sanità e Assistenza sociale, le ragioni della mancata pubblicazione del bando, e sollecitando affinché intervenga al più presto per risolvere la situazione. «Siamo al paradosso», commenta l’onorevole Desini, «abbiamo i soldi a disposizione, ma l’immobilismo dell’assessorato alla Sanità e dell’Ats non permette alle società sportive sarde di accedere ai contributi per l’acquisto dei defibrillatori. Su questa problematica mi sarei aspettato un’attenzione diversa da parte dell’assessore, visto e considerato che lui stesso è un medico», conclude Desini. «Non è ammissibile che a distanza di oltre un anno dall’entrata in vigore della legge regionale gli organi preposti non abbiano ancora dato la possibilità alle società sportive di accedere ai contributi», sostiene il presidente regionale del Coni Sardegna, Gianfranco Fara, «tra l’altro si parla di aiutare le società ad acquistare dispositivi non superflui ma che possono rivelarsi fondamentali per salvare vite».
http://www.videolina.it/articolo/tg/2017/05/23/i_defibrillatori_per_le_societ_sportive_i_soldi_ci_sono_fate_i_ba-78-604116.html

Marco Borriello vince la scommessa con Vieri e acquista tre defibrillatori

Con una stagione strepitosa in rossoblù Marco Borriello è riuscito a vincere agevolmente la scommessa con il bomber Bobo Vieri che, all’inizio dell’anno, tra un chupito e una partita a beach soccer, aveva promesso di pagargli una vacanza a Formentera se avesse segnato almeno quindici gol con il Cagliari. Marco Borriello, a due giornate dalla fine di un campionato che ha regalato una meritata e tranquilla salvezza ai rossoblu di Rastelli, di gol ne ha segnato già sedici. Che aggiunti alle quattro reti siglate in Coppa Italia fanno un bottino di venti reti.

Eppure i soldi incassati non serviranno a pagare una vacanza. In un video che l’attaccante rossoblu ha affidato ai social network, Borriello spiega che i soldi sono stati infatti usati per l’acquisto di tre defibrillatori.

 “Ciao a tutti, come ho detto in una recente intervista a Sky Sport, l’assegno di Bobo Vieri è arrivato. Invece di spenderlo per la vacanza, la famosa vacanza, ho deciso di usarlo per una buona causa. Ho comprato tre defibrillatori, tra l’altro dal primo luglio sarà obbligatorio dotarsene, e ho deciso di donarlo a tre realtà che io tengo a cuore: alla città di Napoli, la Sardegna e il popolo di Norcia. Quindi, in attesa di una nuova scommessa per la prossima stagione, vi abbraccio tutti“.

 

IL DEFIBRILLATORE: UNA MACCHINA PREZIOSA NELLO SPORT E NON SEMPLICEMENTE UN OBBLIGO. IN PIEMONTE SCATTA LA MAPPATURA DAE

Il defibrillatore: una macchina preziosa nello sport e non semplicemente un obbligo. In Piemonte scatta la mappatura DAE

Il 6 aprile in tutta Italia il CONI ha festeggiato la giornata internazionale dello sport. Una giornata organizzata con lo scopo di aumentare la conoscenza su quanto l’attività sportiva sia importante nella vita dell’umanità. Fare sport migliora lo stato di salute dei nostri ragazzi, il rapporto fra le persone e porta a vivere momenti positivi. Purtroppo in Italia ci si trova spesso a giocare in strutture poco sicure e con poca protezione. Al di là dell’obbligo del Decreto Balduzzi, più volte prorogato, oggi con meno di mille euro si può rendere un centro sportivo cardioprotetto. Attraverso la formazione del personale, ci si può preparare nella gestione di eventi di emergenza. Ogni anno per droga, AIDS e incendi muoiono circa meno di 800 persone. Per arresto cardiaco sono circa 68.000. Nel 2016 addirittura 592 ragazzi minorenni sono morti sui campo sportivi. Nel 2017 sono già circa un centinaio i casi di malore in strutture sportive che possiamo riportare, purtroppo, con conseguenze che vanno dalla morte all’invalidità permanente.

La Cecchini Cuore Onlus di Pisa ha rilevato, attraverso studi scientifici e statistici, che su 12 ragazzi colpiti da malore, 8 sono state salvate dal defibrillatore. Circa il 66,6% dei casi. Un dato che testimonia che dove viene utilizzato il defibrillatore, le possibilità di riuscita dell’intervento sono del 50%. Dietro ad un salvataggio non c’è niente di miracoloso, semplicemente personale formato e un defibrillatore. Si tratta della pura evoluzione medicale e tecnologica della ricerca. Il defibrillatore e le manovre salvavita non cancellano le morti “bianche” sui campi sportivi, ma le riducono drasticamente quasi della metà. Per quale motivo bisogna attendere una legge che ci obbliga ad essere persone responsabili, quando ci vuole davvero poco per garantire alle strutture sportive la certezza di intervenire comunque in modo adeguato?

La giunta regionale del Piemonte ha deciso di attuare, su proposta dell’assessore alla sanità Antonio Saitta, una mappatura dei defibrillatore presenti sul territorio. Permettendo così ai soccorritori di sapere quanto e soprattutto dove sono collocati in tempo reale. Tutti i soggetti pubblici o privati in possesso di un DAE devono provvedere obbligatoriamente alla comunicazione e all’aggiornamento del luogo di collocazione e dei deti tecnici e gestionali delle macchine. Dovranno essere comunicati le matricole dei defibrillatori e le scadenze degli elettrodi e delle batterie. Ad oggi i defibrillatori piemontesi noti al 118 sono 1.400, così suddivisi: 750 aperti al pubblico (farmacie, impianti sportivi etc), 15 in luoghi pubblici (metropolitana, mezzi di trasporto, piazze, vie), 200 in dotazione all’emergenza e 300 dedicati ad uso esclusivamente privato. Una maggiore conoscenza della presenza dei defibrillatori sul territorio permetterà una distribuzione capillare delle nuove macchine. E renderà ancora più cardio-protetto il Piemonte. Il programma regionale prevede anche un’attività formativa per 12 persone degli enti che hanno ricevuto il defibrillatore. Ad oggi sono stati accreditati più di 100 enti formatori che hanno preparato circa 73 mila persone.

 

La tua Chiesa Cardioprotetta.

Grazie a Don Alessandro ora l’oratorio di San Pietro Pascasio di Quartucciu e il quartiere che lo ospita è più sicuro… Complimenti per aver aderito alla nostra nuova iniziativa “La tua chiesa Cardioprotetta”,  l’iniziativa nasce non solo per rendere le chiese e oratori più sicuri ma anche per sensibilizzare la comunità verso una tematica molto importante.

Targa Oratorio San Pascasio

 

 

Nei luoghi affollati il defibrillatore ti salva la vita.

 Studio francese pubblicato su La Presse Médicale. Le prove in 5 grandi aeroporti intercontinentali.

Laddove in un luogo pubblico c’è un defibrillatore le probabilità di sopravvivere ad un arresto cardiaco aumentano enormemente. A confermarlo è uno studio francese -pubblicato sulle pagine della rivista La Presse Médicale- che ha preso in esame gli interventi effettuati in 3 grandi aeroporti. I risultati non lasciano spazio ad interpretazioni: intervenire precocemente fa la differenza tra la vita e la morte.

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In medicina il tempo è tutto. Intervenire il prima possibile spesso fa la differenza. Ciò è particolarmente vero quando c’è di mezzo il cuore. Nel sopravvivere ad un arresto cardiaco il fattore tempo è decisivo. I dati parlano chiaro: nelle persone colpite ogni minuto che passa senza intervenire porta ad una riduzione della probabilità di sopravvivenza del 7-10%.

Ecco perché iniziare le manovre di rianimazione è fondamentale. Ad oggi si calcola che ogni anno, nella sola Italia, siano circa 60 mila le persone colpite da arresto cardiaco. Nella maggior parte dei casi si tratta di fibrillazione ventricolare, una situazione in cui il cuore pur non essendo fermo è come se lo fosse. Ciò avviene perché il muscolo cardiaco perde la sua capacità di contrarsi in maniera sincronizzata e il risultato finale è l’incapacità di pompare sangue adeguatamente. Una situazione che porta, nel giro di poco tempo, ad asistolia e morte.

 

Iniziare subito le manovre di soccorso  

L’unico trattamento per uscire da questa situazione è rappresentato dalla rianimazione cardiopolmonare e dall’utilizzo del defibrillatore. Manovre che dovrebbero iniziare appena la persona viene colpita da arresto cardiaco. Proprio per questa ragione da tempo, nei principali luoghi pubblici, sono state installate delle postazioni con defibrillatore con l’obbiettivo di iniziare il trattamento in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Installazioni in grado di fare la differenza come dimostrato nell’analisi dei ricercatori francesi.

 

Quando si usa il defibrillatore le probabilità di sopravvivere aumentano  

Lo studio in questione ha preso in esame 150 arresti cardiaci avvenuti -tra il 2009 e il 2013- negli aeroporti Paris-Roissy-Charles-De-Gaulle, O’Hare di Chicago e Madrid-Barajas. In particolare l’analisi ha voluto confrontare la tempestività d’intervento e la sopravvivenza sia nei casi in cui la rianimazione è stata iniziata da chi si trovava sul luogo dell’evento sia nei casi in cui si è atteso l’intervento del personale paramedico. Dai risultati è emerso che ad intervenire subito si risparmiano mediamente 6-7 minuti, un tempo fondamentale che si traduce in una sopravvivenza -al momento dell’arrivo in ospedale- pari al 62%.

Nel caso in cui si aspetta l’arrivo del personale la sopravvivenza si attesta intorno al 38%. Una differenza enorme che conferma ancora una volta sia l’importanza dell’utilizzo di questo strumento sia dell’intervento immediato ancora prima dell’arrivo dei soccorsi

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Un concentrato di risparmio per il tuo Business

I defibrillatori per fortuna stanno entrando nella nostra ottica di vita, in particolare le Aziende nel 2017 saranno incentivate a dotarsi di defibrillatori e formare personale al suo utilizzo. Il governo ha infatti prolungato anche per il 2017 il super ammortamento del 140% e la possibilità di ricevere 40 punti sicurezza utili a raggiungere i 100 punti che danno diritto agli sconti INAIL fino al 28%.retindustria

Siamo lieti di comunicarvi che la nostra realtà lavorativa da quest’anno ha stretto una importante convenzione con CONFINDUSTRIA entrando ufficialmente a far parte delle Aziende Partner RETEINDUSTRIA.

 

 

 

 

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